Biografia

Edoardo Erba

Edoardo Erba (Pavia, 1954) è un autore italiano. Maratona di New York (1993) è il suo lavoro teatrale più conosciuto, tradotto in diciassette lingue e rappresentato in città come Londra, Edinburgo, Sydney , Wellington, Boston, Barcellona, Buenos Aires, Rio De Janeiro, Zagabria, Mumbay, Hong Kong e Tokyo.

La sua drammaturgia comprende oltre trenta titoli, molti dei quali sono stati successi della scena italiana e internazionale. Come narratore ha pubblicato un romanzo, Ami (Mondadori, 2019) che ha vinto il premio Robinson/La Repubblica nel 2020.

Fra i suoi testi si segnalano in particolare Il Marito Invisibile (2021) che ha conquistato il pubblico dei maggiori teatri italiani. Utoya (2015) che raccoglie consensi da sette stagioni, Muratori (2002), un "cult" replicato per sedici stagioni consecutive, e Margarita e il Gallo, vincitore degli Olimpici del Teatro nel 2007. Ma non vanno dimenticati i recenti Maurizio IV (2019) e Rosalyn (2017). E ancora Nove (2015), Tante belle cose (2011), Trote (2009), Michelina (2008), Dramma Italiano (2006), Animali nella nebbia (2005) Senza Hitler (Premio Riccione 2001), Venditori (premio Enrico Maria Salerno 1999), e Vizio di Famiglia (Premio Riccione 1993), a testimonianza di un talento che da trent'anni si esprime costantemente.

Apprezzato all'estero, dove oltre a Maratona di New York, sono stati rappresentati La notte di Picasso (Los Angeles e Rio de Janeiro), Vizio di Famiglia (Londra, Bruxelles e Buenos Aires), Muratori (Francoforte sull’Oder e Varsavia), Utoya (Oldensburg), Venditori (Wilhelmshaven, Barcellona, Amsterdam e Budapest), Animali nella nebbia (San Pietroburgo), Rosalyn (Amsterdam) e Trote (Praga), Erba ha lavorato anche come adattatore di testi classici e contemporanei, da Shakespeare a Diderot, da Drurrenmatt ad Alan Bennet. E ha tradotto l'intero repertorio teatrale di Agatha Christie, edito da Mondadori.

Sul suo lavoro, Maria Dolores Pesce ha scritto il volume Il testo e la scena – Il teatro di Edoardo Erba (Editoria&Spettacolo, 2022)

Per la radio e la televisione Erba ha scritto fiction, sit com e varietà. E' docente di Scrittura per la Scena all'Università di Pavia, di Teatro all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e di Cultura dello Spettacolo all’Accademia delle Belle Arti di Roma.


 

Quella di Erba è una scrittura che usa le più diverse sintassi, dal noir psicologico al grottesco, dal dramma Metafisico alla commedia di costume, ma declina questa varietà in una straordinaria coerenza stilistica, capace di rendere le sue scritture sceniche immediatamente riconoscibili. (Maria Dolores Pesce, Il testo e la scena – Il teatro di Edoardo Erba, 2022)

La drammaturgia di Edoardo Erba accarezza con la levità di un guanto di velluto e ferisce a tradimento come un coltello affilato. Il sipario si apre su un’ambientazione riconoscibile, popolata di figure del nostro tempo, che genera nella platea un’immediata e rassicurante familiarità, presto smentita da eventi insospettabili e da conversazioni surreali al limite del possibile. Nell’apparente normalità di un linguaggio discorsivo, alieno da velleità letterarie e riferimenti culturali, si celano le intenzioni spiazzanti e trasgressive dell’autore pavese. (Tiberia de Matteis, Autori in scena - Bulzoni Editore, 2004)

È considerato tra i talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica della commedia. (Dizionario dello spettacolo del 900 - Baldini e Castoldi, 1998)

Colpisce per la sua capacità satirica, il ritmo incalzante delle situazioni, l'abilità di evocare umoristiche catastrofi e la capacità di collegare gli archetipi della commedia brillante di Simon e Coward ai modi del ridere e dell'irridere del nostro tempo. (Ugo Ronfani, Il Giorno 6 dicembre 1996)

Le sue opere contengono l’humor di Gogol, con lo charme di Italo Calvino e Fellini. (Los Angeles Time, 7 marzo 1991)